Sono diventata da poco mamma e mi capita spesso di passare del tempo a guardare la mia bambina.
Ad osservare semplicemente quello che fa durante il giorno cercando di interferire il meno possibile, proprio semplicemente per il piacere di osservare quello che fa, come lo fa. Cerco di guardare e riconoscerla così com’è. Cerco di lasciarla essere e di apprezzare il suo carattere, il suo modo di fare, il suo modo di esprimersi.

Prima di conoscerla ho sempre pensato che quando sarebbe nata, non sarei stata tanto io ad insegnare a lei, ma che lei sarebbe venuta per me, con lo scopo di insegnare a me ad essere. Una delle cose più profonde che ha portato con sé, è l’esperienza concreta della meditazione, del momento presente, del qui e ora. Fonte di profonda ispirazione e motivazione, ogni giorno mi spinge fuori dalla mia zona di comfort, mi costringe ad uscire dalle mie gabbie mentali e dai miei schemi per permettermi di sperimentare qualcosa di veramente intenso e profondo. Prima della mia bambina avevo un sacco di pregiudizi sulla gravidanza, sui bambini e sull’essere mamma e mi sbagliavo. Certo ci sono sempre modi diversi per poter vivere questi stati e la propria vita, ed io ho scelto di sperimentare consapevolmente questo viaggio.

Ho imparato ad osservare ed ho imparato ad aspettare.

Ho imparato ad ascoltare ed ho imparato dal silenzio.

Ho imparato che tutti i momenti passano (soprattutto durante i pianti disperati che sembrano interminabili) e sto ancora imparando il qui e ora.

Dico sto ancora imparando perché questa è la pratica quotidiana che mi viene richiesta: lo stare. Stare con tutto quello che c’è. Ovvero essere presenti totalmente a quello che si manifesta senza giudizio. Questo è ciò che mi insegna questa piccola venuta per me. Lei è totale quando mi guarda, quando piange, quando ride, quando si attacca con la manina al mio seno in cerca di nutrimento. Qualunque sia la cosa che fa, fa solo quella, è totale. Osservarla così, mi ha fatto rendere conto di una cosa fondamentale. Mi ha fatto vedere quanto l’essere così totali ti cambia completamente la vita e te la cambia perché vivi istante per istante, ogni momento con un’intensità che prima non avevo mai sperimentato. Ed è quella intensità, quella sfumatura che puoi cogliere solo quando sei presente che rappresenta il nostro scopo di vita, perché a quel punto qualunque sia quello per cui sei venuto al mondo stai pure tranquillo che lo realizzerai essendo semplicemente TU.

Oriana Russi newsletter
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